ciao a tutti!
come magari ricordate (avevo postato un pò di tempo fa su questo forum) dopo il viaggio mio e di mio fratello in Normandia la follia ci aveva portato a costruire in maniera quanto più precisa possibile la ricostruzione di una sezione di spiegga.
ebbene in onore dell'uscita dei nuiovi libri e delle nuove liste il negozio GA di Trieste mi ha convinto a tirar fuori tutto dalla tenera mia casa e a esporre cotanta fatica e impegno!
Quindi per chi lo volesse assistere ad un tavolo decisamente ben fatto (modestia a parte)
DOMENICA 26 DICEMBRE DALLE 16 PRESSO
GA TRIESTE (viale XX settembre 5)
Detto ciò ecco un resoconto della storia:
All’alba del 6 Giugno 1944, dopo una notte movimentata, da uan situazione di calma apparentemente irreale in pochi secondi si catenò l’inferno. Le granate di grosso calibro iniziarono a sibilare nell’aria. Era inziato lo sbarco alleato. La batteria di Crisbecq, formata da 3 cannoni da 356mm affondò rapidamente una Corazzata nemica. La batteria di Azeville, posta a qualche chilometro nell’entroterra rispetto Crisbecq, formata da 4 cannoni da 105mm, intonò il suo canto di morte poco dopo; sfortunatamente non riuscì ad affondare le navi colpite, ma ne danneggiò molte durante le prime ore dello sbarco. Lo sbarco principale di Utah beach fu completato sotto il tiro incrociato di questi potenti obici. Queste armi avrebbero potuto bersagliare area costiera, ma sicchè la costruzione delle casematte protettive consentivano solo 120 Gradi di rotazione, le canne si ritrovarono a non poter sparare, in quanto ostacolate dal muro in cemento armato della fortificazione stessa. Gli americani sbarcati nell’area avevano tra gli obiettivi del D-day la neutralizzazione e conquista di questi due siti. Il tempo inclemente e un forte vento, combinato alle forti correnti marine che trascinarono la forza d’invasione destinata a Utah beach a due km più a sud dal luogo previsto, fecero sì che i piani andassero cambiati, in quanto i due siti erano fuori dalla portata dello sbarco.
Il raggio dei cannoni da 105mm di Azeville era di 11 km e la spiaggia della Madeilene si trovava a 10 km a sud est. Questa distanza non impedì alla batteria di colpire l’area di sbarco, causando tra l’altro molti danni, seppur con un angolo di tiro non favorevole e la scarsa precisione. La mancanza di munizioni fece sì che i Tedeschi della batteria di Azeville iniziarono ben presto a sparare molto più sporadicamente. Seppur l’ Hauptmann Hugo Treiber, che aveva il compito di bombardare le spiagge, fece il possibile, tutto questo non bastò a fermare l’avanzata e lo sbarco delle forze alleate. Le truppe americane della 4th Infantry Division avevano il compito di controllare le batterie di Crisbecq e Azeville entro il pomeriggio del 6 Giugno; purtroppo a causa dello sbarco avvenuto in un luogo diverso da quello previsto e la maggior resistenza opposta da parte delle truppe tedesche, fecero sì che questi obiettivi non potessero esser raggiunti. Alla sera infatti gli americani non erano in grado di muoversi verso le batterie e, seppur la superiorità alleata data dall’artiglieria navale di cui godevano gli alleati, le batterie e la maggior parte delle difese costiere, per non parlar dei bunker e delle fortificazioni.
Il primo attacco americano a Crisbecq fu un vero e proprio distrastro; gli alleati si dovettero infatti ritirare. La mattina del 7 Giugno gli americani lanciarono il primo assalto alla batteria di Azeville. Un nucleo d’attacco formato dalla fanteria e da alcuni Sherman 75 mm assaltarono le casematte 3 e 4, arrivando quindi da sud est. Quando il primo carro armato si trovava a circa 80 m aprì subito il fuoco, in contemporanea con il fuoco di risposta tedesco.Il carro saltò in aria, in quanto la corazza di uno Sherman M4A1 non poteva competere con un colpo ben piazzato di un obice da 105mm. In risposta quest’assalto danneggiò il cannone della casamatta numero 2, il quale fu però ben presto riparato. Così il primo contatto con il nemico non portò a niente, seppur ci furono molte vittime in entrambi gli schieramenti. Fu il primo di molti assalti; durante queste incursioni la forza d’invasione americana poteva contare sull’appoggio della USS Nevada, la quale con i suoi temibili 10 cannoni da 356 mm e i suoi 21 cannoni da 157 mm forniva un costante supporto di artiglieria navale dalle vicinanze di Quienville, luogo situato leggermente più a Nord.
Durante la notte tra il 7 e l’8 Giugno l’esercito americano cercò di conquistare le batterie attraverso l’ennesimo attacco. Il comandante di Crisbecq, l’Hauptmann Ohmsen contattò urgentemente la batteria di Azeville, chiedendo loro di sparare proprio sulle loro coordinate, in modo da annientare la forza d’assalto nemica che ormai aveva soverchiato le difese della batteria. Di fronte a questo disperato tentativo, la batteria di Azeville aprì il fuoco su Crisbecq. Il fuoco fu accuratissimo e centrò in piena il tetto del Bunker Osservazione della batteria dove si erano ammassati gli americani. Quest’ultimi non credendo possibile che i tedeschi potessero sparare sulle loro stesse posizioni, pensarono che fossero sotto il tiro del fuoco di artiglieria navale amico; tentarono la ritirata, ma furono bloccati dalle ultime forze di difesa rimaste, le quali fecero 90 prigionieri. Poco dopo un nuovo attacco fu portato contro la batteria di Azeville, ma stavolta gli alleati attaccarono da molteplici direzioni. Gli unici cannoni in grado di sparare a 360 gradi erano i Flak 3,7 montati sui tetti delle casematte 1 e 4. Essi spararono sui carri che provenivano da ovest. Oltre ad essi si unirono anche le 3 MG42 situate nelle postazioni difensive. Qualche giorno prima del 6 Giugno la batteria aveva ricevuto un carico di mine teller anticarro, molte delle quali erano state interrate nelle piane antistanti. Quest’attacco fallì, in quanto gli americani non riuscirono a circondare completamente le postazioni. Durante la notte dell’8 Giugno un proiettile da 356mm perforò la casamatta numero 1, danneggiando prima l’involucro esterno ed infilandosi nella finestra per il cannone. Il proiettile non esplose, ma uccise prima i serventi che erano all’esterno, penetrò all’interno della camera blindata e la differenza di pressione uccise all’istante anche i militari presenti in questo vano, infine continuò la sua corsa infilandosi a non troppa distanza nel terreno. Il macroproiettile fu trovato nel 1994 all’esterno della casamatta numero 1 per l’appunto, ma essendo in condizioni precarie fu fatto brillare. Quest’attacco della Uss Nevada scioccò l’Hauptmann Treiber che non essendo un fanatico non voleva veder morire molti altri suoi uomini. Alla mattina del 9 Giugno 1944 gli americani continuarono a bombardare l’area, ma incontrarono scarsa resistenza. Il cannone antiaereo della casamatta numero 4 aprì il fuoco su uno Sherman in avvicinamento che si era infilato nel perimetro difensivo senza troppe difficoltà. Il comandante Treiber uscì allora dalla casamatta numero 4 con un paracadutista americano catturato la notte dello sbarco, sventolando una bandiera bianca. Per i combattenti della batteria di Azeville la guerra era giunta al termine. Della forza tedesca di circa 250 uomini di cui godeva la base all’inizio della battaglia 169 furono fatti prigionieri.
L’Operazione Overlord poteva continuare….
Ecco in allegato alcune immagine storiche del sito ed alcune della ricostruzione;)
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